COS'E' IL CARD SORTING
La tecnica del "card sorting" è un modo efficace di coinvolgere i potenziali utenti di un sito nella progettazione, in particolare per la definzione dell'architettura informativa e del sistema di labeling, e si applica in una fase di progetto in cui siano già stati individuati gli elementi/contenuti.
Questa tecnica permette di analizzare il modo in cui gli utenti raggruppano degli "item" o elementi, per poter procedere con una strutturazione dei contenuti che sia intuitiva ed accessibile per gli utenti stessi.
Il test di card sorting può essere progettato in modalità aperta o chiusa: la differenza sostanziale consiste nella presenza o assenza di una categorizzazione a priori. Nel primo caso infatti durante il test l'amministratore presenta agli utenti unicamente l'elenco degli elementi, consentendo loro di organizzarli creando il numero di gruppi e sottogruppi che ritengono necessari. Nella seconda modalità, l'amministratore del test propone agli utenti sia l'elenco degli elementi che l'elenco delle categorie definite. All'utente in questo caso si chiede solo un'associazione e non, come nella modalità aperta, una libera organizzazione.
Le due modalità non costituiscono una semplice variante nell'applicazione del test ma rispecchiano diverse necessità di indagine e sono applicabili in fasi diverse del progetto. Le due modalità non sono però mutualmente esclusive: possono essere abbinate e pianificate sullo stesso progetto.
Il card sorting aperto può essere somministrato già in fase preliminare, per approfondire l'indagine sugli utenti, sul loro modello mentale e per far emergere le dimensioni degli elementi considerati che sono maggiormente significative (quali sono le dimensioni ed eventualmente la necessità o l'utilità di implementare anche classificazioni multidimensionali).
Il card sorting chiuso invece è adatto ad una fase di verifica, quando cioè si devono sottoporre al giudizio degli utenti categorie già definite (dal progettista oppure dalla rielaborazione di un card sorting aperto). Questa modalità può essere molto utile per svolgere test comparativi tra due schemi di classificazione diversi.
In ogni caso, il primo passo nella preparazione del test consiste nel determinare la lista di argomenti che da sottoporre agli utenti. L'elenco degli item deve essere steso prendendo spunto da tutte le fonti esistenti (manuali, documenti online, processi, applicazioni, contenuti futuri). E' necessario trovare il giusto livello di dettaglio: un numero troppo basso di elementi è insignificante, ma un numero troppo alto può generare confusione e creare difficoltà agli utenti nel momento della suddivisione. inoltre, l'elenco non deve rispecchiare la struttura esistente dei contenuti, deve essere indipendente dalla loro forma (manuale, guida etc) e ogni elemento deve essere indicato con un termine chiaro e significativo.
In seguito, per preparare le sessioni di un card sorting aperto basta scrivere ogni argomento della lista su una scheda di cartoncino o inserirlo in un tool. Gli utenti, o eventualmente i gruppi di utenti (composti al massimo da quattro persone), dovranno suddividere le schedine in gruppi omogenei o logicamente correlati, a cui gli utenti devono attribuire un nome. I dati raccolti vengono in seguito analizzati con il metodo statistico della cluster analysis, lo stesso adottato dai tool di analisi disponibili in rete.
Per lo svolgimento delle sessioni di card sorting chiuso è invece necessario procedere ad una classificazione preliminare degli elementi. Il progettista del sito (che spesso è lo stesso test administrator) deve cioè aver già terminato il lavoro di categorizzazione, che diventa l'oggetto stesso del test. Durante il test viene chiesto agli utenti di abbinare gli elementi con le categorie proposte: i risultati avvalleranno la categorizzazione proposta o faranno emergere la necessità di modificarla.
I risultati che si ottengono da entrambe le modalità devono comunque considerati solo come spunti per il progettista: da uno stesso output dei tool di analisi infatti possono essere create classificazioni ben diverse (es. con molti gruppo poco popolati o pochi gruppi molto popolati - eventualmente suddivisi a loro volta) anche adottando soluzioni differenti per i termini di dubbia classificazione.
Pur non fornendo ai progettisti una chiara e definitiva organizzazione dei contenuti, la tecnica del card sorting rappresenta un ottimo punto di partenza, che permette di individuare trend molto importanti come il livello di profondità dei gruppi e sottogruppi realizzati dagli utenti, le più frequenti tipologie di classificazione e le caratteristiche più rilevanti (per soggetto, processo, gruppo di business, tipo di informazione etc) e quali sono le maggiori differenze tra i gruppi di utenti coinvolti.
Nella progettazione finale dell'architettura delle informazioni, oltre ai risultai ottenuti dal card sorting andranno però presi in considerazione anche parametri molto importanti come i requisiti di business, le strategie aziendali e le limitazioni tecnologiche.
Vantaggi
- coinvolgimento degli utenti: permette di capire come gli utenti reali strutturerebbero i contenuti
- velocità di esecuzione: può essere svolta in molti modi, anche da remoto attraverso software già esistenti
- economicità: permette di effettuare modifiche già in fase di progettazione, diminuendone i costi
- utile per definire l'architettura dell'informazione e il sistema di labeling
- particolarmente indicato per siti molto ampi, che raccolgono una mole notevole di contenuti
- utile nel caso in cui si prevedano più modalità di navigazione (va effettuato un card sorting per ogni tipo di navigazione/target)
Prerequisiti e vincoli
- Gli elementi da organizzare devono già essere stati selezionati
- Nel caso del card sorting chiuso, deve essere già stata effettuata una prima classificazione degli elementi
- Gli utenti target vanno individuati e selezionati con attenzione
- L'amministratore del test deve avere nozioni di cluster analysis e saper interpretare i risultati
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