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CARDZORT

CardZort: suddiviso in Cardzort per la raccolta dei dati e in CardCluster per l'analisi, è realizzato da Jorge Toro, attualmente dottorando in Computer Science della DePaul University di Chicago
scarica da
http://condor.depaul.edu/~jtoro/cardzort/index.htm

CardZort - CardZort

Il software dà al test administrator la possibilità di creare card - o modificare un set già inserito - con titolo e descrizione, o solo con descrizione o solo titolo (va detto però che esiste una limitazione a 25 caratteri per il titolo delle carte e per le labels).
La visualizzazione iniziale delle carte può essere scelta dall'utente o dal test administrator tra tre possibilità: griglia, ordine sparso (con carte anche sovrapposte) e mazzo di carte.
Le tre visualizzazioni presuppongono tre approcci differenti al test. il mazzo di carte non permette all'utente di leggere tutti gli elementi da categorizzare: una partenza di questo tipo privilegia il modello mentale dell'utente (più top-down). Al contrario l'ordine sparso, ma soprattutto la griglia, dà libertà all'utente di leggere tutti gli elementi e quindi di creare categorie ad hoc (più bottom-up) o comunque più aderenti alle peculiarità degli elementi rispetto a quanto avverrebbe fatto con il mazzo di carte.

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Interfaccia di inizio test in modalità "ordine sparso"

L'interfaccia per lo svolgimento del test è intuitiva e il procedimento chiaro, anche perché si basa su una metafora nota (carte, ordinamento). Le card sono molto simili alle carte reali e hanno una loro fisicità, cosa che sicuramente rende più facile comprendere il tipo di interazione richiesta. Nel caso però il card set superi i 42 elementi e si scelga la visualizzazione a griglia, la dimensione delle carte è tale che richiede necessariamente uno scroll verticale e ciò complica lo svolgimento dell'esercizio da parte degli utenti in quanto viene meno la visione d'insieme degli elementi da organizzare.

Il tool permette di creare un solo livello di categorie e successivamente di attribuire ad ogni categoria un nome. Attenzione però: non sono ammessi gruppi composti da un solo elemento. Questo significa che tutte le carte singole non costituiscono un gruppo e ad esse non potrà essere associata una label. Tra i risultati l'administrator vedrà che tutti gli elementi rimasti singoli, non facenti parte di nessun gruppo, sono raggruppati insieme sotto un gruppo con label "???". Attenzione quindi all'analisi dei risultati.

Lo svolgimento dell'esercizio consta solamente di due fasi: creazione dei gruppi e nominazione degli stessi. La creazione degli insiemi avviene con un semplice drag-and-drop: sovrapponendo una carta ad un'altra si crea automaticamente un gruppo. in cima al primo elemento del gruppo compare una label (al momento vuota).
Attenzione però allo svolgimento di questa semplice operazione: se già in partenza le due carte sono leggermente accavallate (come nella visualizzazione random) il gruppo non viene creato.

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I gruppi già creati cambiano colore rispetto alle carte ancora da classificare

Terminato il primo passo, all'utente è chiesto di inserire un nome in ogni label che compare alla testa di ogni gruppo. Qualora però l'utente si accorga di dover apportare delle modifiche ha la possibilità di passare da uno step all'altro: funzionalità indispensabile per la buona riuscita del test e purtroppo assente in altri tool.

Anche CardZort può essere utilizzato da "remoto", come anche gli altri strumenti analizzati.


CardZort - CardCluster

Il tool di analisi è molto semplice da usare: per poter procedere è necessario caricare i risultati dei test. Soprattutto nel caso di test svolti con numerosi utenti, il tool permette di salvare il progetto, cioè di memorizzare l'elenco di tutti i file da analizzare insieme.
Questo è molto interessante perché permette, nel caso sia necessario, di segmentare ulteriormente gli utenti e di creare tanti progetti quanti sono le tipologie di aggregazione dei dati che si vogliono adottare.
Per ogni utente Cardcluster permette di visualizzare i dati grezzi, cioè il risultato del test svolto. Per quanto riguarda l'analisi, il tool adotta le tre modalità di analisi standard: single linkage, complete linkage e average linkage. il dendrogramma elaborato (cioè l'albero) può essere stampato o salvato in bmp.
Molto interessante è "l'analisi delle label", funzionalità non presente negli altri tool. Purtroppo in CardZort questo tipo di analisi è solo abbozzata e, per come è sviluppata, non è molto rilevante dal punto di vista statistico: per ogni gruppo viene infatti solo proposto l'elenco di tutte le label utilizzate dagli utenti per indicare i vari elementi che lo compongono.
Nonostante quindi i risultati proposti richiedano un'ulteriore rielaborazione (ogni termine è considerato come diverso da tutti gli altri, non esistendo un'analisi logica delle label inserite), l'elenco delle label utilizzate per denominare la categoria può essere utile per far trasparire il modello mentale degli utenti e le dimensioni degli elementi evidenziate dagli utenti. La ricorrenza di alcune label e l'emergenza di alcune caratteristiche a scapito di altre può già dare informazioni utili sui futuri utenti del sito. Oltre al dendrogramma CardCluster però non permette di visualizzare la matrice delle distanze.

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Esempio di dendrogramma ottenuto con CardCluster, con l'analisi delle label attiva.


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